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La tragedia di San Felice a Cancello: un grido d’allarme contro la violenza sulle donne

A San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, si è consumato un altro episodio di femminicidio che ci costringe a riflettere sulla persistente emergenza della violenza contro le donne. Lulzim Toci, 30 anni, ha ucciso la moglie Eleonor Toci, una giovane di 24 anni, strangolandola davanti ai loro due figli piccoli, di appena 4 e 6 anni. L’uomo è stato arrestato poco dopo dai carabinieri, che lo hanno trovato ancora nell’abitazione.

Una strage silenziosa

Il femminicidio di Eleonor è solo l’ultimo di una lunga serie che ha visto decine di donne vittime di partner o ex partner nel 2024. Troppo spesso, queste violenze si consumano tra le mura domestiche, un luogo che dovrebbe rappresentare sicurezza e amore, ma che si trasforma invece in teatro di tragedie. I dati dimostrano che, in Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa da una persona che conosce e di cui si fidava​.

Le radici della violenza

Questi episodi non sono eventi isolati, ma il risultato di una cultura patriarcale che giustifica e minimizza i comportamenti di controllo, abuso e prevaricazione. La violenza di genere affonda le sue radici in stereotipi di genere e nella mancanza di una rete efficace di supporto per le vittime.

L’impegno di Wall of Dolls

Come associazione impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne, Wall of Dolls lavora per sensibilizzare e mobilitare la società. Oltre alla memoria delle vittime, la nostra missione è prevenire: attraverso campagne educative, eventi culturali e il sostegno ai centri antiviolenza.

Cosa puoi fare tu?

  1. Ascolta e supporta: Se conosci qualcuno in difficoltà, offri il tuo aiuto e informa le autorità.
  2. Sostieni i centri antiviolenza: Dona tempo, risorse o visibilità a chi opera ogni giorno per salvare vite.
  3. Diffondi consapevolezza: Parla di questi temi, condividi informazioni e rifiuta ogni forma di giustificazione della violenza.

La memoria di Eleonor e di tutte le altre vittime ci impone di non rimanere indifferenti. Solo uniti possiamo costruire una società in cui nessuna donna debba temere per la propria vita all’interno delle mura di casa.

Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che ne ha bisogno, chiama il numero antiviolenza e stalking 1522, attivo 24 ore su 24. Perché ogni voce conta, e ogni vita merita rispetto.