Wall of Dolls: “Il Muro delle Bambole” contro il femminicidio
Il Wall of Dolls è un’installazione permanente che trae ispirazione da un’antica tradizione indiana: ogni volta che una donna subisce violenza, una bambola viene affissa sulla porta della sua casa.
Chiunque può recarsi al “Muro” e appendere la propria bambola, testimoniando così la propria adesione alla lotta contro la violenza sulle donne.
Inaugurato il 21 giugno 2014 a Milano, in via De Amicis 2, su iniziativa di Jo Squillo, il progetto è diventato una ONLUS nel 2019, con la giornalista Francesca Carollo nel ruolo di presidente.
Nel corso degli anni, “Wall of Dolls” ha visto la partecipazione di stilisti, artisti, associazioni, giornalisti, avvocati, medici e cittadini, contribuendo alla sua crescita e trasformandolo in un simbolo permanente della città. L’installazione si è ampliata, trovando spazio anche presso la Casa delle Arti Alda Merini fino al 2020.
Oggi, “Il Muro delle Bambole” è presente anche a Roma, Genova, Venezia, Brescia, Trieste, Portogruaro e in molte altre città italiane. Si tratta di un messaggio potente e di un’azione creativa necessaria contro la violenza di genere, mirata a renderla sempre meno accettabile socialmente.
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La violenza contro le donne è una grave piaga sociale dei nostri giorni. Per contrastarla e aiutare le vittime, serve l’aiuto di tutti.