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Femminicidio a Solero: quando il grido d’aiuto rimane inascoltato

Il 16 ottobre a Solero, in provincia di Alessandria, si è consumata un’altra tragedia che porta la firma della violenza di genere. Giovanni Salomone, 61 anni, ha accoltellato a morte la moglie, Patrizia Russo, di 53 anni, nella loro abitazione. L’uomo ha poi chiamato i carabinieri, confessando il gesto e attendendo il loro arrivo. Non ci sono stati precedenti segnalati di maltrattamenti o denunce di violenza nella coppia, ma questo non rende il delitto meno emblematico della gravità della piaga sociale rappresentata dai femminicidi.

Un’emergenza che non conosce tregua

Il caso di Solero si aggiunge alle numerose storie di donne uccise da compagni, mariti o ex partner solo nel corso del 2024. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, gran parte di queste vittime non aveva mai denunciato il proprio aggressore, spesso per paura o perché non supportata adeguatamente da reti sociali e istituzionali. Questo sottolinea l’importanza di rafforzare l’accesso ai centri antiviolenza e di promuovere una cultura che non minimizzi segnali di abuso, verbale o fisico, considerandoli come “dinamiche di coppia”.

La necessità di una risposta collettiva

Episodi come quello di Patrizia Russo ci ricordano che la violenza contro le donne non è solo un problema individuale, ma una responsabilità collettiva. Ogni comunità, istituzione e cittadino può fare la differenza intervenendo in situazioni di rischio, supportando le vittime e combattendo gli stereotipi di genere. Le associazioni come Wall of Dolls continuano a sensibilizzare, ma è fondamentale che questo lavoro sia sostenuto da interventi politici e culturali di ampio respiro.

Cosa possiamo fare?

  1. Ascolto e supporto: Segnalare situazioni sospette e offrire ascolto senza giudizio alle donne che confidano problemi di coppia.
  2. Educazione al rispetto: Promuovere programmi educativi nelle scuole e campagne sociali che decostruiscano la mentalità patriarcale.
  3. Accesso a risorse: Rafforzare i fondi e le infrastrutture per i centri antiviolenza, garantendo accoglienza immediata alle donne in pericolo.

Il silenzio è il più grande alleato della violenza. Per ricordare Patrizia Russo e le tante altre donne vittime di femminicidio, è essenziale trasformare il dolore in azione concreta. Se sei a conoscenza di situazioni di pericolo o hai bisogno di aiuto, contatta il numero antiviolenza e stalking 1522, attivo 24 ore su 24. Aiutiamo le donne a non sentirsi sole.